
L’origine dei tulou. Provenendo probabilmente dalla Cina centrale, gli Hakka (etimologicamente il termine significa “famiglie invitate”) si stabilirono nelle tre province di Guangdong, Jiangxi e Fujian nella Cina meridionale.
Dovendo lottare per l’approvvigionamento delle risorse primarie, gli Hakka, fin dal 1300, iniziarono a costruire case-fortezza che, oltre a consentire una migliore difesa dagli attacchi rispetto ai normali villaggi, permettesse loro di formare comunità autosufficienti. Entro le mura vi erano infatti abitazioni, luoghi per la conservazioni di alimenti e il riparo del bestiame nonché templi. Ogni casa-fortezza o insieme di esse raggruppava le persone di uno stesso clan familiare dato che gli scontri più ancora che con popolazioni esterne avvenivano all’interno degli Hakka stessi.
La forma dei tulou
Di forma quadrata o circolare, molto più diffusa, le case-fortezza si chiamano tulou, termine che identifica il particolare tipo di architettura:
- si tratta di edifici, isolati o riuniti in villaggi, che possono arrivare a 3-4 piani di altezza con mura spesse anche fino a 6 metri;
- nella maggior parte dei casi sono costruiti in terra sostenuta da un’intelaiatura in legno di bambù, mentre gli edifici più grandi sono edificati con pietre di granito e murature in cotto o con una specie di cemento;
- un singolo portone principale permette di accedere all’interno e in alcuni casi (rari) accessi di servizio conducono ai vicoli circostanti;
- verso l’esterno le alte mura hanno piccole finestre o feritoie solo nei piani superiori;
- le abitazioni e i locali di servizio per le persone sono costruiti lungo il perimetro interno delle mura mentre nel cortile interno si trovano stalle, latrine, pollai, ovili, magazzino, pozzo e tempio familiare (in alcuni, particolarmente grandi, pozzi e cucine singoli per famiglia si trovano al piano terreno delle mura).
Le dimensioni sono le più variabili e i più grandi possono avere fino a 400 stanze in grado di ospitare anche 800 persone.
Circa 20.000 sono i tulou della Cina meridionale, ma solo 46 sono quelli meglio conservati e protetti dall’Unesco.
Vai al post Cina: 5 viaggi diversi in uno per una descrizione dettagliata di alcuni dei tulou che ho visitato.
faranno la fine di moltissime case con tetti a pagoda che solo a vederli sembrano posti fiabeschi, ma sono state abbattute per lasciare lo spazio a case europee. Cosi’ distruggono i loro ricordi ossia la storia e diventano occidentali con gli occhi a mandorla. Fortuna noi eccetto casi particolari, invece facciamo la conservazione. Castelli regge manieri chiese in genere sono restaurati . In Spagna idem visto che vado da turista. Certo che molte cose sono divenute musei, ma senza espropri ma solo per impossibilita’ di spendere da parte dei privati e quindi ceduti allo Stato o alle Belle Arti. Resta il fatto che se vado a Venezia o a Roma o a Firenze le case di centinaia di anni fa le vedo. La Cina che avrebbe mille volte piu cose , eccetto cari rari , le abbatte per far posto a schifezze amorfe e asettiche. Cosa hanno nella testa i burocrati ? .