di Martin Buber
Si tratta di una raccolta degli scritti dell’intellettuale ebreo del periodo 1918-1965, dai quale emerge l’articolato mondo sionista ed ebraico. Ben cosciente della complessità delle relazioni tra le due comunità che si contendono lo stesso territorio, Buber è un convinto fautore del principio dell’inclusione: nell’incontro con l’altro, pur confermando la propria realtà e la propria identità, la ricerca è quella di integrare l’altro, la sua realtà, la sua storia, le sue ragioni.
Giuntina, Firenze, 2008, pp. 372